I segreti di Google da conoscere se hai un sito web

Oggi ho delle notizie davvero incredibili per te, amico imprenditore: la documentazione interna di Google Search è stata accidentalmente pubblicata online, rivelando dettagli preziosi su come funziona il motore di ricerca più famoso al mondo. Questo è un momento cruciale per tutti noi che lavoriamo nel marketing locale, specialmente per i piccoli e medi imprenditori che, come te, cercano di migliorare la loro presenza online.

Cos’è l’algoritmo di Google e perché è importante

L’algoritmo di Google è una formula complessa e segreta (un po’ come la formula della Coca-Cola!) che decide quali pagine web appaiono nei risultati di ricerca quando qualcuno cerca qualcosa su Google. Questo algoritmo tiene conto di oltre 200 fattori diversi per valutare quali siti web mostrare per primi. Sapere come funziona l’algoritmo di Google può aiutarti a migliorare il tuo sito web, farlo apparire più in alto nei risultati di ricerca e attirare più visitatori e clienti.

Fuga di notizie: cos’è successo?

Recentemente, migliaia di documenti interni di Google sono stati pubblicati accidentalmente online tramite un bot automatizzato chiamato yoshi-code-bot. Questi documenti provenivano dal Content API Warehouse interno di Google e includevano dettagli su come Google organizza e utilizza i dati dei siti web. La documentazione è stata condivisa con Rand Fishkin, co-fondatore di SparkToro, e Michael King, CEO di iPullRank, che hanno esaminato e analizzato i documenti.

Ma perché è importante?

Questi documenti offrono una visione dettagliata e senza precedenti di come Google organizza e valuta i dati dei siti web per decidere quali pagine mostrare nei risultati di ricerca. Questo tipo di informazioni è estremamente raro e prezioso per chiunque si occupi di SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), poiché fornisce indicazioni su come Google effettua le sue valutazioni.

Cosa abbiamo scoperto in 12 punti

Analizzando questi documenti, ho scoperto informazioni cruciali su come Google gestisce i dati e determina i ranking. Ecco alcuni punti salienti:

  1. Memorizzazione dei dati: Google memorizza una vasta gamma di dati sui contenuti dei siti web, come testi, immagini, video, link e interazioni degli utenti.
  2. Sistemi di classificazione: i documenti descrivono 2.596 moduli rappresentati nella documentazione API con 14.014 attributi.
  3. Twiddlers: funzioni di riclassificazione che possono regolare il punteggio di recupero delle informazioni di un documento o modificare la classificazione di un documento.
  4. Penalizzazioni: il contenuto può essere retrocesso per vari motivi, tra cui collegamenti che non corrispondono al sito di destinazione, segnali SERP che indicano insoddisfazione dell’utente, recensioni di prodotti e domini con corrispondenza esatta.
  5. Interazioni degli utenti: Google tiene conto del comportamento degli utenti, come il tempo di permanenza su una pagina e il tasso di ritorno ai risultati di ricerca, per valutare la qualità e la rilevanza dei contenuti.
  6. Cronologia delle modifiche: Google conserva una copia di ogni versione di ogni pagina che abbia mai indicizzato, ma utilizza solo le ultime 20 modifiche di un URL durante l’analisi dei collegamenti.
  7. PageRank: la diversità e la rilevanza dei collegamenti rimangono fondamentali e il PageRank è ancora vivo nelle funzionalità di ranking di Google. Per ogni documento viene considerato il PageRank della home page di un sito web.
  8. Chrome Data: un modulo chiamato ChromeInTotal indica che Google utilizza i dati del suo browser Chrome per il posizionamento.
  9. SiteAuthority: Google utilizza un punteggio di autorità del sito chiamato “siteAuthority”.
  10. Piccoli siti web: un’altra caratteristica è smallPersonalSite: un piccolo sito web o blog personale potrebbe essere potenziato o retrocesso tramite un Twiddler.
  11. Titoli delle pagine: Google ha una funzione chiamata titlematchScore che misura quanto bene il titolo di una pagina corrisponda a una ricerca.
  12. Dati e date nei contenuti: Google presta molta attenzione alla freschezza dei contenuti, esaminando le date nel byline (bylineDate), nell’URL (syntacticDate) e nel contenuto della pagina (semanticDate).

Come sfruttare queste informazioni

Sapere come Google valuta i siti web ti permette di ottimizzare il tuo in modo più efficace. Ad esempio, puoi concentrarti su:

  1. Creare contenuti di qualità

Se gestisci un negozio di articoli sportivi, pubblica articoli sul tuo blog che parlano dei benefici dell’attività fisica, recensioni sui prodotti più venduti e consigli su come scegliere l’attrezzatura giusta. Questo non solo attirerà visitatori interessati, ma aiuterà anche Google a capire che il tuo sito web è una risorsa preziosa.

  1. Ottenere link di qualità

I link da altri siti web affidabili sono come voti di fiducia per il tuo. Collabora con altre attività locali o blogger del settore per ottenere link al tuo sito! Ad esempio, potresti scrivere un articolo per un blog di fitness locale in cambio di un link al tuo sito web. Questo migliora la tua posizione nei risultati di ricerca e ti aiuta a raggiungere un pubblico più ampio.

  1. Migliorare l’esperienza utente

Assicurati che il tuo sito web sia facile da navigare sia da computer che da smartphone, verifica che le pagine si carichino rapidamente e controlla che le informazioni siano facilmente accessibili. Google considera l’esperienza utente quando decide come posizionarlo nei risultati di ricerca! Un sito web ben strutturato e veloce da caricare migliora la tua posizione e mantiene i visitatori più a lungo.

Fattori di penalizzazione

Google utilizza vari segnali per determinare se un sito web deve essere penalizzato. Ecco alcuni esempi:

  • Anchor Mismatch, quando il link non corrisponde al sito di destinazione.
  • SERP Demotion, segnali che indicano una penalizzazione basata su fattori osservati nei risultati di ricerca.
  • Nav Demotion, pagine con pratiche di navigazione scadenti.
  • Exact Match Domains Demotion, riduzione del valore per i domini esatti.

L’importanza di dati e date

Google presta molta attenzione alla freschezza dei contenuti: assicurati che le date siano corrette e coerenti su tutto il tuo sito web. Questo include la data di pubblicazione dei contenuti, la data di aggiornamento e qualsiasi altra data rilevante.

Altri fattori importanti per il posizionamento

  • Originalità dei contenuti: Google valuta l’originalità dei contenuti, specialmente in quelli brevi. Questo è probabilmente il motivo per cui il “thin content” (contenuto scarno) non sempre penalizza un sito web.
  • Titoli delle pagine: il titolo della pagina è ancora un fattore importante per il posizionamento, quindi assicurati che sia pertinente e contenga le parole chiave principali.
  • Dimensione dei caratteri: Google tiene traccia della dimensione media dei caratteri dei termini nei documenti. Anche la dimensione dei caratteri dei link è considerata.

In conclusione… metti in pratica questi consigli!

Questa fuga di notizie ci offre un’opportunità unica di comprendere meglio come Google gestisce i dati e cosa considera importante per il ranking dei siti web. Anche se non sappiamo tutto, possiamo utilizzare queste informazioni per migliorare il nostro posizionamento nei risultati di ricerca. Continua a seguire i miei aggiornamenti per ulteriori dettagli, e ricorda: conoscere anche solo un frammento dell’algoritmo di Google può fare la differenza tra il successo e l’oblio!

Il mio consiglio è quello di iniziare oggi stesso a mettere in pratica questi accorgimenti, e di farlo prima che i tuoi concorrenti scoprano questa novità: se hai bisogno di aiuto, non esitare a contattare la Marketing League per una consulenza personalizzata!

Ottimizzare per l’algoritmo di Google è come cercare di prevedere dove colpirà il prossimo lampo: a volte va bene, altre volte resti al buio.

Arnold Gutierrez

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