Ciao lettore!
In qualità di supereroina del Marketing, tengo sempre gli occhi ben aperti quando si tratta di nuove tendenze del settore: diversamente, come potrei sfruttare appieno i miei superpoteri? ;-)
Sono approdata in un report interessantissimo di Diageo, Distilled, un documento che raggruppa i nuovi trend dei consumatori in termini di bisogni da soddisfare. Potevo allora non raccontarti cos’ho scoperto? Assolutamente no!
Il sistema di previsione
Ma come si fa, ti chiederai, a scovare le tendenze in essere? Diageo ci spiega che è stato utilizzato uno strumento di previsione sofisticato e potentissimo in grado di monitorare le conversazioni globali che prendono forma sul web e sulle piattaforme di Social Media.
L’obiettivo? Individuare i trend dei consumatori e comprendere come si sviluppino nel mondo, anche grazie all’applicazione dell’AI nel tracciamento di queste conversazioni in tempo reale.
È proprio grazie a questo “Foresight System” che viene stilato il report Distilled, che può diventare a sua volta una guida essenziale per tutti quei brand che vogliono prendere ispirazione e capire, nel profondo, di cosa parla il suo target e quali sono i suoi attuali interessi.
I 5 trend 2024 che guidano il consumatore
Sono 5 le tendenze individuate da Diageo e spiegate, nel dettaglio nel report pubblicato: NEO-HEDONISM, BETTERMENT BRAND, CONSCIOUS WELLBEING, EXPANDING REALITY e COLLECTIVE BELONGING, temi attorno a cui oggi i consumatori costruiscono le loro conversazioni.
Se hai un’attività, dunque, continua a leggere: è fondamentale che il tuo Brand si adatti a quanto sto per dirti!
1. Neo-Hedonism
Nel mondo dell’appagamento si sta sviluppando il trend del Neoedonismo. Certamente, alcune attività tradizionali del lusso e dell’eccesso stanno ancora mantenendo il loro fascino, ma allo stesso tempo i consumatori stanno letteralmente rivalutando la loro definizione di edonismo. Come? Cercando nuovi modi per sperimentare il piacere nella vita quotidiana. Così, il Neoedonismo significa “colorare la quotidianità di delizie sensoriali”, dal godersi un capolavoro culinario all’immergersi nella bellezza della natura. Tutti aspetti che, immaginerai, fanno sì che il consumatore rivaluti il rapporto stesso con il concetto di lusso.
Oggi, le persone cercano momenti di vita significativi piuttosto che ostentazioni di ricchezza: basti pensare che il 60% dei Millennials preferisce spendere soldi in esperienze come viaggi o concerti… invece che risparmiare per la pensione.
In un mondo in cui si apprezza in particolar modo l’autenticità e l’equilibrio, il Neoedonismo diventa estremamente rilevante. Riflette il desiderio di trovare gioia nelle piccole cose, di riconnettersi con gli altri, di apprezzare il momento presente.
Come possono allora i Brand inserirsi in questa tendenza, in base ai bisogni del consumatore?
- Studiando prodotti unici ed esperienze personalizzate;
- Creando spazi di socializzazione alternativi come cornice per momenti memorabili;
- Realizzando “prodotti in movimento”, come esperienze locali o avventure nella natura;
- Rendendo questi piccoli piaceri accessibili a tutti, nessun escluso.


2. Betterment Brands
Potevano forse il rispetto per l’ambiente e l’ecosostenibilità non essere una tendenza anche nel 2024? I consumatori stanno diventando sempre più eco-consapevoli, più consci dell’impatto che le loro scelte hanno sul mondo che li circonda. Per questo, stanno cercando nuovi modi per mantenere allineate decisioni, valori e abitudini, e lo fanno rivolgendosi a Brand che condividano le stesse idee di sostenibilità.
Non è più sufficiente offrire un buon prodotto o un buon servizio: oggi servono marche che offrono alta qualità e, allo stesso tempo, dimostrano l’impegno sociale e ambientale impiegato per definire le loro proposte.
I dati parlano chiaro: l’81% delle persone crede che i Social Media abbiano aumentato la pressione sulle attività in termini di responsabilità ambientale, e il 63% afferma che ciò che ostacola maggiormente ad abbracciare il concetto di eco-sostenibilità siano i prezzi troppo alti.
Come possono allora i Brand inserirsi in questa tendenza, in base ai bisogni del consumatore?
L’esplosione di questo trend rappresenta una vera e propria trasformazione delle aspettative dei consumatori nei confronti dei Brand, che devono ristabilire strategie e Brand Purpose valutando nuovi ingredienti o nuovi materiali per rispondere a questo nuovo bisogno. In particolare, sono tre le azioni consigliate:
- Sostenibilità: le aziende devono riconsiderare come i prodotti vengono acquistati, fabbricati, consegnati e reinseriti in un’economia circolare.
- Benessere e valorizzazione della ricchezza locale: se il consumatore vuole supportare i prodotti locali, allora il Brand deve creare nuovi posti di lavoro oppure scegliere fornitori della zona.
- Cambiamento sociale: il Brand si deve impegnare a combattere le disuguaglianze sociali, dimostrando un impegno autentico.
3. Conscious Wellbeing
Immersi in una frenesia quotidiana continua, mai come in questo periodo le persone scelgono di prendersi cura del proprio benessere in termini di salute fisica ma anche psicologica, emotiva, sessuale, sociale e finanziaria. La pandemia ha decisamente contribuito a riequilibrare i ritmi, e la conseguenza è la ricerca non solo di momenti di felicità fugaci, ma anche di realizzazione e soddisfazione stabile e duratura nella vita di tutti i giorni… dando priorità alla cura di sé.
A questo proposito, statistiche affermano che il 78% delle persone pensano che la salute mentale sia importante quanto quella fisica.
Il terzo trend Conscious Wellbeing riflette dunque una trasformazione nella comprensione di cosa significhi essere felici e in salute: vincono i Brand che sanno riconoscere questo bisogno in fase di sviluppo e che riescono a modellare il futuro sulla base di questi principi.
Come possono allora i Brand inserirsi in questa tendenza, in base ai bisogni del consumatore?
- Costruzione di “santuari” in casa o nei dintorni: le persone vogliono ricreare intorno a loro piccoli paradisi che ricreino atmosfere confortevoli, in cui sentirsi bene, a pochi passi dalla propria dimora.
- Sostituire o ampliare i prodotti: i consumatori selezionano ciò che li aiuta anche a migliorare umore e benessere mentale. Servono allora soluzioni “multifunzionali”, soprattutto nella moda e nella tecnologia.
- Invito a “decelerare”: visto il vorticoso ritmo della vita quotidiana, i Brand possono suggerire di rallentare e incoraggiare la disconnessione dal caos, fornendo esperienze tramite cui apprezzare i piaceri della vita.
- Celebrazione dell’amor proprio: il Brand deve diffondere una cultura di auto-accettazione e apprezzamento, enfatizzando il significato di benessere mentale.


4. Expanding Reality
In un mondo digitale in sviluppo, dove l’online e l’offline stanno perdendo i propri confini, prende forma un trend che si definisce, appunto, “realtà in espansione”. Progressi tecnologici come la Realtà Virtuale, la Realtà Aumentata e la Realtà Mista rivoluzionano il modo in cui interagiamo con il mondo: queste nuove tecnologie hanno letteralmente plasmato un nuovo paradigma, allontanandosi dal concetto di digitale cui siamo tradizionalmente abituati. La realtà in espansione è davvero la quarta tendenza da non perdere di vista, perché entra a far parte della vita moderna, quella in cui le interazioni online diventano significative proprio come quelle “di persona”.
Giusto giusto un dato a caso? Pensa che l’85% delle occupazioni che esisteranno nel 2030 (6 anni, eh!)… non sono ancora state inventate.
Per i Brand, è il momento di attivarsi per allinearsi con ciò che il futuro riserva, vale a dire… esperienze che non avremmo mai immaginato di poter vivere.
Come possono allora i Brand inserirsi in questa tendenza, in base ai bisogni del consumatore?
- Relazioni basate sull’AI: l’adozione della tecnologia quotidiana dà ai Brand ampie possibilità, come chatbot o machine learning, progressi che trasformano l’esperienza del consumatore, semplificano il lavoro e promuovono un senso di connessione costante.
- Digitalizzazione del mondo fisico: realtà digitale e fisica hanno ormai la stessa valenza e i consumatori comincino a sperimentare prodotti ed esperienze mai visti prima. Il Brand deve considerare quindi che il consumo virtuale è al pari della controparte fisica.
- Aumento della classe creativa: occorre avere a disposizione più energia creativa, e questo aumento è evidente online dove le persone sviluppano il potenziale aiutati da strumenti digitali avanzati.
- Esperienze digitali “ad alta velocità”: lo spazio digitale offre infinite esperienze per “fuggire dalla quotidianità”, che stanno sostituendo le attività tradizionali della vita reale.
5. Collective Belonging
Questo trend evidenzia un crescente desiderio di appartenenza collettiva: i consumatori cercano spazi reali e spazi virtuali che abbraccino i concetti di unità e accettazione. Anche grazie alle nuove tecnologie, sulla base di questo pensiero si sono sviluppate nicchie che condividono passioni, valori e interessi. In questo modo, le persone vivono un completo senso di appartenenza anche con chi abita nell’altra parte del globo.
Ad esempio, il 48% degli intervistati fra i 18 e i 44 anni si impegna nelle comunità virtuali più di quanto facciano in quelle fisiche, nella vita reale.
Le persone gravitano quindi sempre più verso il virtuale che non nell’IRL (in-real-life), perché si trovano spazi che regalano senso di inclusività e che mettono interessi e passioni in primo piano.
Come possono allora i Brand inserirsi in questa tendenza, in base ai bisogni del consumatore?
- Sostenere le culture inclusive, perché il consumatore cerca Brand che li lascino esprimere autenticamente, dove la loro voce sia ascoltata e valorizzata.
- Collegare e coltivare fandom appassionati, creando piattaforme per chi condivide passioni e legami genuini.
- Costruire comunità attorno al marchio, creando ambienti, prodotti e simboli che facciano sentire ogni membro appartenente e rappresentato.
Allora, imprenditore: siamo giunti alla fine di questo articolo certamente denso di informazioni utili per te e per la tua attività. Che ne dici di farne tesoro e prendere spunto da questi trend, per ridefinire alcune strategie aziendali?
