Scrivere tanto o scrivere poco? Questo è il grande dilemma di chi si occupa di Content Marketing, al giorno d’oggi. Se anche tu, per lavoro, ti ritrovi a dover gestire qualche pagina Social, sicuramente ti sarai posto questa domanda. Sono qui per risponderti, perché… ti capisco!

Prima di tutto, partiamo da questo presupposto: il Content Marketing si trova nel pieno della sua diffusione, e questo significa che investimenti e concorrenza sono in continuo aumento. Ecco allora che il modo in cui scrivi sui social è fondamentale: diventa sempre più importante creare contenuti di valore, interessanti e rilevanti per il tuo target di riferimento, se vuoi davvero essere efficace.

Ma veniamo al dunque: quanto deve essere lungo un post? La risposta è… dipende! Ci sono diversi fattori che influiscono, tra cui la personalità del Brand che “sta parlando”, la piattaforma utilizzata per veicolare la comunicazione, il pubblico al quale ti rivolgi e le sue caratteristiche. Una cosa è certa: scrivere contenuti della giusta lunghezza è fondamentale per la tua strategia di marketing!

Diamo un’occhiata insieme e scopriamo, piattaforma per piattaforma, qual è la giusta lunghezza di un post: pronto/a? Via!

Facebook, Instagram, Twitter: cosa cambia in base al Social Network

Facebook

Ci sono tante, tantissime statistiche che sostengono quanto i testi brevi siano tendenzialmente quelli più efficaci, soprattutto in termini di engagement.

È quello che pensavo anche io… prima di andare controcorrente. Per mia esperienza personale, invece, posso dirti questo: non c’è una regola precisa da seguire, e anzi… Se sai sfruttarli, i copy lunghi funzionano!

Ci sono pubblici che non amano contenuti così impegnativi e altri che invece impazziscono letteralmente per copy lunghissimi: ecco perché, prima di risponderti, la domanda che devi farti è… conosci le persone a cui stai parlando?

Oggi, su Facebook, conta quanto sei impattante: se riesci a stimolare la curiosità di chi ti segue, il tasto “Mostra altro” che fino a poco tempo fa temevi ha, in realtà, un significato diverso. Ecco allora che, se proponi un contenuto di valore (e se lo rendi attraente), un testo lungo diventa un’arte! Allora potrai utilizzare un’infinità di caratteri: puoi tranquillamente raggiungere anche i 3000. Ma ricorda: evita di allungare il brodo e mantieni un solo focus per ogni contenuto!

Instagram

Per quanto riguarda Instagram, il limite è di 2.200 caratteri (e una trentina di hashtag): no, non sei tenuto ad utilizzarli tutti, se non hai un obiettivo specifico! Scrivere una didascalia eccessivamente lunga sotto una foto può addirittura diventare controproducente, proprio perché si tratta di una piattaforma che predilige l’aspetto visual (e quindi, un’elaborazione di informazioni molto più rapida e immediata). Allo stesso tempo, però, può essere necessario dover descrivere un’immagine e il suo contenuto, quindi il consiglio migliore è quello di non scendere sotto i 125 caratteri, in caso di pubblicità, e 150 per i post ordinari. Diciamo che i post perfetti li trovi proprio qui!

Twitter

Hai già sentito parlare degli “Articoli” su Twitter? C’è una novità in arrivo!

Siamo stati abituati a sfruttare la piattaforma seguendo regole precise, tra cui il limite massimo di 280 caratteri per tweet. Se fino a poco tempo fa “brevità” faceva rima con “Twitter”, ora qualcosa è cambiato. I 280 caratteri non bastano più: per accontentare ogni utente, anche il più logorroico, arrivano gli articoli! Potrai utilizzare uno spazio apposito e superare la soglia, dando libero sfogo ai tuoi pensieri.

Dunque, meglio copy lunghi o corti? Beh, se addirittura Twitter sta rivoluzionando la sua filosofia (e ricordiamoci che ha fatto dei suoi iniziali 140 caratteri il suo elemento differenziante)… direi che un motivo c’è, e la risposta la conosci bene!

In conclusione…

Ti ho spiegato quali siano, di norma, le indicazioni di lunghezza o brevità da seguire sulle diverse piattaforme: ma è valido sempre? Si tratta di regole imprescindibili, indiscutibili, incontestabili? Beh… no! Sono tutte indicazioni che generalmente funzionano, ma potrebbero non essere sempre valide per te. Come ti ho anticipato all’inizio di questo articolo, sono diversi i fattori che influenzano questa decisione: i tuoi follower potrebbero rispondere meglio a testi più lunghi, oppure potrebbe stancarsi subito e smettere di leggere dopo un paio di righe, o anche, il tuo Brand non sarebbe rappresentato appieno se comunicasse qualcosa di sé solo con quattro parole in croce. È possibile.

Quindi, che fare? Semplice: TESTA e OSSERVA!

Solamente provando, riprovando, monitorando e tenendo nota dei risultati riuscirai a scoprire, con precisione, la risposta del tuo target e il loro comportamento online nei confronti di post più o meno corti. Tutto chiaro?

E tu, gestisci la pagina social del tuo Brand? Sei certo di farlo nella maniera corretta?

“Non ha più senso inviare un messaggio pubblicitario generico a molti con la speranza di persuadere pochi”.
M. Lawrence Light

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