Tira aria di trend: imprenditore, è il momento di aggiornarsi!
Si è recentemente tenuto l’evento “GfK Insight Summit Italy, Time to act”, un momento dedicato all’analisi dei temi più attuali negli ambiti di industria e retail.
Si è discusso di futuro, di intelligenza artificiale, dei consumatori e del loro comportamento d’acquisto in questo periodo (piuttosto lungo) di emergenza. E non solo: continua a leggere questo articolo, perché ti ho preparato un bel riassuntino a riguardo;-)
Permacrisi: un’emergenza che dura da anni
Permacrisi: è così che viene definito il periodo che va dal 2019 ad oggi, con un susseguirsi di situazioni di emergenza che sembrano non finire mai.
Inflazione, guerra, pandemia mondiale, catastrofi naturali, caro bollette… devo continuare?
Insomma: queste sono solo alcune delle circostanze che, pare, abbiano spinto il consumatore medio a spendere con parsimonia e le aziende ad adottare minsdet più empatici ed efficaci.
“GfK Insight Summit Italy. Time to act”
Se n’è parlato a Milano, all’evento “GfK Insight Summit Italy. Time to act”, iniziativa che aveva l’obiettivo di aiutare imprese e Brand a… riprendere il ritmo, affrontando le incertezze di oggi e individuando le migliori strategie per il futuro. Cito le parole dette in apertura dal presidente Enzo Frasio, per intenderci:
“Gli insight basati sulle nostre ricerche mostrano che, per continuare a crescere in questo scenario, le aziende non possono focalizzarsi solo sui problemi del presente o rimanere in attesa di tempi migliori. È necessario agire subito e sostenere la fiducia del mercato, con decisioni coraggiose, orientate al futuro e cogliere i segnali di ripresa”.
Azione, reazione, ripresa: sono i concetti che sanno di speranza e di futuro, concetti che i Brand di oggi devono tenere ben saldi nella propria mente.
Sono stati affrontati aspetti di diversa natura, dalla gestione efficiente degli assortimenti alle politiche di prezzo, dalla comunicazione alla catena distributiva. Vediamo un po’ cosa è emerso e come i Brand possono prendere spunto per, finalmente, ripartire e guardare avanti.
Consumi tattici, purpose, cura di sé
Il primo punto analizzato durante l’evento sono i consumi: la diretta conseguenza del periodo di crisi e incertezza è stata, come puoi immaginare, una diminuzione del potere d’acquisto.
Vivere un momento senza avere la sicurezza del domani ha spinto i consumatori a consumare, appunto, in maniera più tattica e rapida. Non tutti, però: ci sono target che, nonostante questo, hanno continuato ad acquistare prodotti premium senza modificare le proprie abitudini… ma a determinate condizioni. Ecco allora che la purpose gioca sempre un ruolo cruciale, e la sfida dei Brand continua ad essere quella di guadagnarsi (o mantenere) la fiducia di chi acquista.
Altro aspetto interessante ha a che fare con le tipologie di prodotti e servizi particolarmente apprezzati e richiesti dal consumatore di oggi: la pandemia ci lascia, come eredità, la necessità di prenderci maggior cura di noi stessi. Aumentano quindi le domande in mercati quali il benessere (anche a tavola) e il tempo libero (libri, viaggi, sport…).
E allora, anche in questo caso, ecco il suggerimento: muoversi insieme al pubblico e progettare strategie che seguano i suoi bisogni, sia in termini di prezzo, sia in termini di posizionamento.
Evoluzione nella distribuzione
Si è affrontato anche il tema del ruolo del punto vendita tra canale diretto, influencer e discount. Anche la distribuzione è nel pieno del cambiamento e della trasformazione: si sono affermati nuovi format retail e, come anticipato, nuove abitudini di acquisto.
I dati confermano il successo dei discount, che quasi il 90% degli italiani frequenta almeno una volta l’anno, e la crescita del canale online nel mercato tech. A completare, la tendenza di molti Brand a vendere direttamente al consumatore.
Si conferma poi lo stato di fedeltà al Brand da parte dei consumatori: vanno coinvolti con i giusti touch-point, vanno incluse le giuste strategie (e non escludiamo gli influencer, che davvero per molti sono fattori di grande influenza) e soprattutto costruirle ad hoc sulla base del target di riferimento e della sua sensibilità.
Crollo demografico, cambiamento climatico e AI: il futuro
Sono questi i temi affrontati nell’ultimo intervento: fenomeni in via di sviluppo che, inevitabilmente, andranno a modificare in maniera radicale la società e imporranno un nuovo modo di comunicare. A questo proposito, gli esperti GfK hanno definito una mappa in grado di visualizzare tutte le ipotesi di futuro che ha in mente la popolazione italiana: una mappa utilissima, se si pensa di poterla utilizzare in futuro come strumento per direzionare in maniera efficace le comunicazioni dei Brand, tenendo in considerazione i target, i contenuti e i mezzi scelti per veicolarle.
Decisioni orientate al futuro: il messaggio sembra passare forte e chiaro, e richiede coraggio e rapidità nell’azione da parte dei Brand di oggi. Fiducia, comunicazione e decisioni data-driven possono davvero aiutare le aziende a superare la permacrisi.