Old is the new… New!

Il “nuovo vecchio”: suona come un ossimoro… ma non si deve e non si può far finta di niente davanti ai trend emergenti, e la nostalgia dei tempi passati è sicuramente uno di questi!

I miei colleghi non lo direbbero, ma Star BRAND è una supereroina piuttosto emotiva, sicuramente nostalgica, a tratti addirittura sensibile. Insomma: non mi tiro indietro, quando si tratta di commuoversi un po’ :-P

Ma non è di me che oggi voglio parlarti, caro imprenditore: voglio raccontarti di una tendenza di marketing (e non solo) che sta prendendo piede ultimamente.

Mai sentito parlare del Marketing della Nostalgia?

Marketing della Nostalgia: cos’è e quale leva sfrutta

È una particolare strategia di marketing che ha l’obiettivo dicreare una connessione emotiva con il consumatore sfruttando l’arma del ricordo e della nostalgia del passato.

Facendo leva sulle memorie lontane, infatti, il pubblico tende a collegare il Brand in questione (e il prodotto che offre) ad un momento particolare della sua vita, legame che in qualche modo è in grado di generare emozioni positive, di quelle che fanno battere il cuore, e la conseguenza è piuttosto ovvia. Consumatore emozionato… consumatore che ha acquistato ;-P

Marketing della Nostalgia: che ruolo hanno le emozioni?

Entriamo più nel dettaglio: perché questa strategia è così performante?

Emozioni e memoria sono estremamente collegate, come dice la scienza: tendiamo a ricordare più facilmente un contenuto che ha suscitato in noi una particolare emozione rispetto ad uno che “non ci ha fatto né caldo, né freddo”, o a ricordi dolorosi, che il nostro cervello cancella come meccanismo adattivo per proteggerci.

Ecco perché un Brand che utilizza il Marketing della Nostalgia per realizzare la propria campagna potrà godere del suo fortissimo potere evocativo. La nostalgia ci fa sorridere: se una pubblicità è in grado di farci sentire bene… la risposta viene da sé. L’acquisto sarà molto più probabile.

Marketing della Nostalgia: i Brand al Super Bowl 2023

Al grande evento americano, tante aziende hanno acquistato uno spazio pubblicitario. E cosa ne hanno fatto? Beh… hanno citato il vintage, aggrappandosi alle belle emozioni del passato quasi a voler placare le turbolenze d’animo degli ultimi anni. Ed ecco il Marketing della Nostalgia!

Recentemente non ce la passiamo bene: Covid-19, emergenza climatica, inflazione, caro bollette, guerra in Ucraina… Non dormiamo sonni tranquilli da qualche anno, e i Brand del Super Bowl hanno voluto regalarci qualche minuto di pausa dai brutti pensieri.

Alcune delle citazioni più frequenti sono state quelle di vecchi film o serie tv: dal jingle di T-Mobile sulle note di Grease (con John Travolta in persona, oltretutto), Michelob Ultra che cita la commedia Caddyshack, PopCorners con la reunion di Breaking Bad a 10 anni dalla sua conclusione, Pepsi con Ben Stiller che a una certa, nello spot, cita Zoolander.

E poi ancora, gli spot più moderni che fanno ampio uso di sentiment e nostalgia: “Forever” del Brand The Farmer’s Dog, che racconta un viaggio nella vita visto dagli occhi di un cane insieme alla sua famiglia, “Saving Sawyer” di Amazon, che parla del rapporto fra cane e i suoi amici umani, lo spot Disney dedicato al suo 100esimo anniversario…

Non sto piangendo!

Mi è solo entrato un Mufasa-che-cade-dalla-roccia in un occhio.

La nostalgia del vintage: i trend in voga fra Millennials e GenZ

Oltre ad essere una strategia di marketing, l’effetto nostalgia è un vero e proprio trend che sta prendendo piede soprattutto fra Millennials e Generazione Z, per i quali le fonti rétro sembrano essere di grandissima ispirazione in campi come la musica, l’abbigliamento e la fotografia.

Musica e outfit nostalgici

I brani del millennio scorso appassionano i giovani, che salutano rap e trap per ascoltare i pezzi del passato. Le sonorità “dei genitori” sono considerate generalmente più belle, genuine e tecnicamente migliori, utili per imparare a suonare uno strumento. Parliamo di repertori musicali anni ’70, ’80 e ‘90, dai Rolling Stones ai Red Hot Chili Peppers fino ai Led Zeppelin.

Così come la musica, anche l’abbigliamento è una forma di espressione, e le nuove generazioni scelgono stili più vintage per raccontarsi. Tornano i pantaloni a zampa di elefante, ma anche quelli a vita bassa alla Britney Spears (sì, questi spaventano!). E poi ancora: giacche in denim, occhiali a goccia, gilet, converse e il borsello in pelle.

L’effetto nostalgia nelle fotografie della Generazione Z

Lo sapevi che stanno tornando virali le vecchie fotocamere digitali? È la nuova moda della Generazione Z, che pubblica sempre più foto mosse e scatti realizzati con camere digitali sui social… ed è subito #BackTo2008!

Come a volersi allontanare dagli smartphone e dalle loro super-foto-iper-definite, i giovanissimi postano istantanee dall’allure vintage. Tentativo di esorcizzare un presente troppo tecnologico? Desiderio di mostrare autenticità, anche nei suoi difetti estetici? Stiamo forse parlando di… fotografia inclusiva?

Ad ogni modo, la Generazione Z riempie Instagram e TikTok con scatti digitali accompagnati da hashtag come #digitalcamera o simili, quindi… Occhio al trend, imprenditore ;-)

Conclusione da Supereroina

[Spoiler alert – parere personale di Star BRAND]

Genuinità, trasparenza, semplicità. Ricordi, emozioni, autenticità.

A me queste sei parole piacciono molto, in un periodo in cui l’artificio fa da padrone: sono anche piuttosto stanca di nuovi filtri Instagram che distorcono la realtà, di dover scegliere quel locale sul molo perché più instagrammabile, o di dover fare attenzione a quale fotografia postare perché, se si vede il doppio mento, ottengo meno like e la community se ne accorge. A me non interessa proprio.

È vero, il Marketing della Nostalgia è pur sempre una strategia. Ma non vediamo sempre i secondi fini: a me piace, di tanto in tanto, la leggerezza di Calvino, “che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto”.

Per una volta voglio vederla così: è bello che la pubblicità emozioni. Sarà perché, come ho detto all’inizio, sono una supereroina sensibile, ma in un mondo in cui si fa la guerra, sinceramente, rifugiarmi in dolci e morbidi ricordi… non mi dispiace granché.

“Dimmi e io dimentico, mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo”.

Benjamin Franklin

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